Nasce un bacino di pesca pensato per i disabili

Anpvi gara di pesca

Percorso naturalistico con postazioni adatte anche ai ciechi. Premiato a livello nazionale il progetto di riqualificazione di un tratto del rio Tesinella, a Sarmego, dove un tempo c’era una discarica.

GRUMOLO DELLE ABBADESSE. Da discarica di rifiuti, a luogo per la pesca a portata di persone disabili anche non vedenti. È questo il progetto di riqualificazione di un’area di Sarmego, frazione di Grumolo delle Abbadesse, che nei giorni scorsi ha fatto vincere al piccolo Comune dell’Est Vicentino il Premio Cresco Award “per lo sviluppo sostenibile dei piccoli Comuni”: iniziativa della Fondazione Sodalitas, realizzata in collaborazione con Anci e in partnership con aziende impegnate nella sostenibilità.

A ritirare il riconoscimento, durante la recente assemblea nazionale dell’Anci organizzata a Parma, Andrea Turetta, sindaco di Grumolo. Il progetto prevede la riqualificazione ambientale di un’ex alveo lungo il corso d’acqua Tesinella, oltre alla realizzazione di un percorso naturalistico con postazioni di pesca per disabili usufruibile anche da persone non vedenti. L’area, lunga circa ottocento metri e larga dieci, dagli anni Sessanta fino agli anni Settanta fu usata come discarica. «Quasi cinquant’anni fa non c’era una cultura per lo smaltimento dei rifiuti – spiega Turetta, sindaco di Grumolo -, all’epoca non ci fu quindi nessun tipo di bonifica». L’iniziativa prevista dal Comune, in accordo con Arpav, punta dunque a «consolidare il sedime di tutto il vecchio tratto del rio Tesinella, con la creazione di un percorso naturalistico in misto cementato, dopo il passaggio in sovraintendenza, per poi realizzare degli scoli minimi vitali e tre postazioni di pesca in sicurezza per disabili, lungo l’attuale percorso del Tesinella».

L’intenzione, inoltre, è quella di «coinvolgere la Regione Veneto, che ci ha già dato la disponibilità – continua -, oltre alla Provincia di Vicenza e l’Associazione ville venete, in quanto l’area si trova sul retro di villa Godi Piovene, a fianco di villa Volpe Pavin e di fronte al vecchio mulino di Sarmego, restaurato dal Comune in collaborazione con il consorzio, alcuni anni fa». Il progetto prevede anche la realizzazione di un “punto di avvistamento rialzato”, così da dare la possibilità agli appassionati di fotografia di immortalare gli scorci caratteristici del territorio. Difficile, per ora, fare delle tempistiche sulla realizzazione della riqualificazione: il progetto è infatti in fase preliminare avanzata, e il costo totale dovrebbe essere di 300 mila euro, completo anche di un’eventuale piantumazione autoctona sui sedimi chiusi del percorso.

Tanta la soddisfazione dell’amministrazione comunale grumolese, per un riconoscimento inaspettato. «È stata una grande sorpresa – continua il primo cittadino -. Abbiamo pensato di proporre quest’idea perché avevamo visto che rispettava una serie di parametri dati dalla Fondazione Solidalitas, a favore della sostenibilità dei territori. Poste Italiane, una delle tante aziende che hanno collaborato al premio, ha deciso di premiare tre progetti su 120, ovvero uno per il Nord Italia, uno per il Centro e uno per il Sud. Per il Nord Italia è stato scelto proprio il nostro progetto».

Nasce un bacino di pesca pensato per i disabili
Il Giornale di Vicenza del 28/11/2021

Percorso naturalistico con postazioni adatte anche ai ciechi. Premiato a livello nazionale il progetto di riqualificazione di un tratto del rio Tesinella, a Sarmego, dove un tempo c’era una discarica.

GRUMOLO DELLE ABBADESSE. Da discarica di rifiuti, a luogo per la pesca a portata di persone disabili anche non vedenti. È questo il progetto di riqualificazione di un’area di Sarmego, frazione di Grumolo delle Abbadesse, che nei giorni scorsi ha fatto vincere al piccolo Comune dell’Est Vicentino il Premio Cresco Award “per lo sviluppo sostenibile dei piccoli Comuni”: iniziativa della Fondazione Sodalitas, realizzata in collaborazione con Anci e in partnership con aziende impegnate nella sostenibilità.

A ritirare il riconoscimento, durante la recente assemblea nazionale dell’Anci organizzata a Parma, Andrea Turetta, sindaco di Grumolo. Il progetto prevede la riqualificazione ambientale di un’ex alveo lungo il corso d’acqua Tesinella, oltre alla realizzazione di un percorso naturalistico con postazioni di pesca per disabili usufruibile anche da persone non vedenti. L’area, lunga circa ottocento metri e larga dieci, dagli anni Sessanta fino agli anni Settanta fu usata come discarica. «Quasi cinquant’anni fa non c’era una cultura per lo smaltimento dei rifiuti – spiega Turetta, sindaco di Grumolo -, all’epoca non ci fu quindi nessun tipo di bonifica». L’iniziativa prevista dal Comune, in accordo con Arpav, punta dunque a «consolidare il sedime di tutto il vecchio tratto del rio Tesinella, con la creazione di un percorso naturalistico in misto cementato, dopo il passaggio in sovraintendenza, per poi realizzare degli scoli minimi vitali e tre postazioni di pesca in sicurezza per disabili, lungo l’attuale percorso del Tesinella».

L’intenzione, inoltre, è quella di «coinvolgere la Regione Veneto, che ci ha già dato la disponibilità – continua -, oltre alla Provincia di Vicenza e l’Associazione ville venete, in quanto l’area si trova sul retro di villa Godi Piovene, a fianco di villa Volpe Pavin e di fronte al vecchio mulino di Sarmego, restaurato dal Comune in collaborazione con il consorzio, alcuni anni fa». Il progetto prevede anche la realizzazione di un “punto di avvistamento rialzato”, così da dare la possibilità agli appassionati di fotografia di immortalare gli scorci caratteristici del territorio. Difficile, per ora, fare delle tempistiche sulla realizzazione della riqualificazione: il progetto è infatti in fase preliminare avanzata, e il costo totale dovrebbe essere di 300 mila euro, completo anche di un’eventuale piantumazione autoctona sui sedimi chiusi del percorso.

Tanta la soddisfazione dell’amministrazione comunale grumolese, per un riconoscimento inaspettato. «È stata una grande sorpresa – continua il primo cittadino -. Abbiamo pensato di proporre quest’idea perché avevamo visto che rispettava una serie di parametri dati dalla Fondazione Solidalitas, a favore della sostenibilità dei territori. Poste Italiane, una delle tante aziende che hanno collaborato al premio, ha deciso di premiare tre progetti su 120, ovvero uno per il Nord Italia, uno per il Centro e uno per il Sud. Per il Nord Italia è stato scelto proprio il nostro progetto».

Tratto da Il Giornale di Vicenza

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