«Situazione peggiorata dal covid»

L’emergenza covid ha aumentato le barriere per i non vedenti. «Con il virus – spiega Simona Zanella, vicepresidente di Blindsight Project – abbiamo ancora più problemi, perché ci sono tutta una serie di segnalazioni a terra, cartelli scritti, percorsi fatti con nastri, entrate e uscite segnalate con dei fogli sulle porte. Per il nostro cane guida una porta è una porta e purtroppo la gente se la prende anche a male se sbagliamo. Più di una volta ci siamo sentiti dire ma dove andate? Statevene a casa». «Poi – prosegue Zanella – sui bus della provincia, a parte quelli di Belluno, non ci sono gli annunci vocali e con il Covid, da quando è stato impedito di salire dalla porta anteriore, è stato tutto più complicato per noi. Quando saliamo chiediamo informazioni all’autista, ma entrando da dietro è impossibile e non possiamo urlare». Zanella, che è di Feltre, ricorda che l’amministrazione Perenzin «ci è venuta sempre incontro e anche con gli ultimi lavori del centro commerciale Altanon si è pensato a fare percorsi per ipovedenti a terra». «Dipende anche dalla buona volontà degli amministratori – sottolinea Zanella – anche se, va ricordato, è da 30 anni che si dovevano abbattere le barriere». Purtroppo c’è una cosa che non cambia mai. «La gente è incivile- conclude la vicepresidente -: parcheggiano dove gli capita sui marciapiedi, ovunque. E ora con i monopattini o le bici elettriche sui marciapiedi, che non sentiamo arrivare, la situazione è ancora più rischiosa».

Tratto da Il Gazzettino

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