Il Braille? Ora si impara con i mattoncini Lego
La “Lego foundation” ha coinvolto l’Italia, insieme a diversi altri paesi nel mondo, in un progetto pensato per insegnare il Braille ai bambini non vedenti in maniera divertente. Sabato 19 giugno a Reggio Emilia il laboratorio “”Lego Braille brick”
Il Braille? Un linguaggio che si impara giocando. Parola della ‘Lego foundation’, che ha coinvolto l’Italia, insieme a diversi altri paesi nel mondo, in un progetto pensato per insegnare il Braille ai bambini non vedenti in maniera divertente. Sabato 19 giugno, nella Biblioteca Pablo Neruda di Albinea (Reggio Emilia), si è svolto un laboratorio rivolto a tutti i bambini, dai sei agli 11 anni. L’appuntamento intitolato “Lego Braille bricks. Scrivere e costruire con i Lego Braille”.
Il programma prevede diversi step: conoscere la figura di Luis Braille, per poi parlare del suo codice. Spiegare il perché il gruppo Lego abbia pensato di creare dei mattoncini con il Braille e le prove tecniche di scrittura e costruzione coi lego Braille bricks. L’iniziativa si avvale delle opportunità offerte dalla Biblioteca di Albinea. È infatti presente, nel catalogo dell’istituto, una ricca selezione di libri per ‘lettori speciali’, come audiolibri, libri tattili, libri in braille, libri in comunicazione aumentata, libri per ipovedenti e alcuni libri che uniscono i vari linguaggi. Lo scaffale che li raccoglie si chiama “In tutti i sensi”, ed oggi, grazie alla donazione effettuata dal Garibaldi, si è arricchito anche dei mattoncini ‘solidali’ della Lego.