Il battistero di Varese sensoriale ora si può “toccare”

Inaugurato un modello tattile del monumento che potrà così essere conosciuto e apprezzato dagli ipovedenti e dai non vedenti

Il Battistero di Varese si sdoppia: da ieri c’è una novità a disposizione di varesini e visitatori, che consiste in un modello tattile che riproduce in piccolo la forma dello storico monumento. Il modellino è stato realizzato in legno e si può ammirare proprio all’interno del Battistero di San Giovanni. Una rappresentazione da guardare, ma anche, e soprattutto, da toccare: l’obiettivo è quello di rendere la struttura più inclusiva, a favore anche di persone cieche o ipovedenti. Il progetto vuole dare al monumento varesino ancora più rilevanza architettonica, con uno strumento in grado di valorizzarlo e renderlo accessibile a tutte le tipologie di visitatori. L’iniziativa è stata promossa dal Museo Tattile di Varese, realtà culturale presente dal 2011 in città presso i locali di Villa Baragiola. “Questo, come ogni modello tattile, è uno strumento utile per non vedenti e ipovedenti, ma non solo – ha spiegato la responsabile del museo Livia Cornaggia – i modelli tattili hanno infatti una funzione conoscitiva per tutti, in particolare per chi ha una sensibilità contraddistinta da fragilità o limitazioni di ordine cognitivo e sensoriale”.

L’idea ha visto la fattiva collaborazione della sezione varesina di Italia Nostra, che da tempo si occupa dell’apertura al pubblico del Battistero in settimana e nei weekend. “Abbiamo accolto subito il progetto – ha detto il presidente Carlo Mazza – il modellino resterà qui permanentemente in esposizione”. Il modello è stato realizzato dall’artigiano varesino Giorgio Caporale. All’iniziativa ha collaborato anche il Comune di Varese, presente all’inaugurazione con gli assessori Enzo Laforgia (cultura) e Roberto Molinari (servizi sociali). “Auspico vengano riprodotti presto anche altri beni architettonici di interesse storico e artistico della nostra città”, ha detto Laforgia, mentre Molinari ha sottolineato l’aspetto dell’inclusività. “È importante lavorare in questo senso di apertura, a partire da luoghi come questo, per una città aperta, accogliente e inclusiva a tutti i livelli”.

Per la comunità pastorale infine è intervenuto don Corrado Bardella, che ha ringraziato tutti i promotori del progetto. Il modello tattile sarà a disposizione dei visitatori del Battistero, e sono previste anche visite guidate a carattere inclusivo.

 

Tratto da ilgiorno.it

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