STRUMENTI TIFLOTECNICI E TIFLODIDATTICI

CUBARITMO

Il cubaritmo è un sussidio per il calcolo utilizzato dai non vedenti nello studio dell’aritmetica. Si compone di un piano operatore (casellario) rettangolare in plastica dura, recante piccole cavità cubiche disposte su righe e colonne e corredato da cubetti dello stesso materiale recanti, su cinque delle sei facce, i simboli Braille corrispondenti, a seconda dell’orientamento dei cubetti stessi, alle cifre da 0 a 9. La faccia liscia (senza puntini) del cubetto viene utilizzata per rappresentare simbolicamente la virgola decimale. Ciascuna delle 10 cifre si ottiene dalla rotazione del cubetto e/o delle sue facce. Con tale strumento, inserendo i cubetti nelle diverse caselle, si possono rappresentare le raffigurazioni spaziali impiegate negli algoritmi delle diverse operazioni aritmetiche. È così possibile scrivere, modificare, manipolare, cancellare e riscrivere operazioni aritmetiche, e ciò consente al cieco di impiegare, inserendo i cubetti nel casellario, la stessa disposizione spaziale che il vedente utilizza su un foglio di carta. La sua criticità è data dal fatto che i cubetti, inseriti nel casellario, debbono essere maneggiati con molta cautela e delicatezza, onde non produrre errori di calcolo per una involontaria modificazione della loro posizione. Durante lo svolgimento delle operazioni aritmetiche, normalmente non vengono rappresentati i segni aritmetici delle operazioni stesse, che vengono per semplicità sottintesi.

Attualmente, più che una importanza nell’uso quotidiano per il calcolo – reso per un non vedente più comodo, agevole ed immediato dall’impiego delle calcolatrici parlanti – il cubaritmo mostra la sua utilità in campo didattico, segnatamente nell’apprendimento dei rudimenti del calcolo nella scuola elementare e media di primo grado.