Il laboratorio “Creta al buio” con lo scultore Felice Tagliaferri sbarca ad Apricale

APICALE. L’associazione culturale Atelier A è orgogliosa di presentare “Creta al buio”, un laboratorio che si terrà nei giorni 23, 24 e 25 novembre con lo scultore Felice Tagliaferri. Un laboratorio che “sbarca” in Liguria grazie al Progetto Graf di Roma, alla collaborazione di Sonia Angarano, che ha ospitato il primo incontro proprio in questi giorni presso le opere parrocchiali di Laigueglia, alla collaborazione dell’associazione Scultura Ceramica di Genova che ospiterà il workshop il prossimo weekend e all’Associazione culturale con sede ad Apricale.

«Crediamo possa essere una preziosa opportunità per esplorare la materia in modo diverso, attraverso un linguaggio non solo visivo, ma principalmente tattile, guidati da questo grande artista non vedente, che ha fatto della sua disabilità un valore aggiunto. Il corso è aperto a tutti, ceramisti, artisti, artigiani, docenti, terapeuti. L’artista, oltre al workshop serale, incontrerà i bambini e le bambine della scuola elementare di Apricale, nella splendida piazza del paese, per insegnare loro che si può “dare forma ai sogni”» – dicono gli organizzatori.

Felice Tagliaferri, scultore noto a livello internazionale ed unico docente/formatore al mondo di arti plastiche non vedente, è fondatore della prima scuola di arti plastiche diretta da un artista non vedente. La sua arte è stata definita “Arte sociale” per le particolari finalità che la caratterizzano. Il maestro collabora attivamente con musei, enti, organizzazioni, Comuni, aziende in Italia e all’estero.

La storia di Felice Tagliaferri, è davvero incredibile. All’età di 25 anni, grazie all’esperienza formativa con lo scultore Nicola Zamboni, sperimenta che la disabilità visiva non rappresenta un limite per le proprie potenzialità. Da qui ha inizio la sua incredibile ed intensa carriera artistica e di insegnante. Autore del famoso “Cristo Rivelato”, Felice Tagliaferri gira il mondo per insegnare a educatori, docenti etc, attraverso i suoi laboratori, come far comprendere che «non esistono i disabili e gli abili, tutti hanno le loro disabilità, tutti possono trovare le loro abilità». Le sue creazioni sono sculture non viste, che prima nascono nella sua mente e poi prendono forma grazie all’uso sapiente delle mani, guidate da incredibili capacità tattili che permettono in ogni sua opera di rivelare dettagli non percepibili con l’uso esclusivo della vista. Sulle sue opere e su alcune straordinarie esperienze è stato girato il documentario di Silvio Soldini “Un albero indiano“ e la puntata “La forma delle cose” del programma “Che ci faccio Qui” di Domenico Iannaccone, su Rai Tre.

Francesco Bianco dell’associazione Graf, propone, oltre laboratori con il docente Felice Tagliaferri, seminari di formazione per le scuole, sempre riconosciuti MIUR.
Atelier A è un’associazione culturale attiva dal 2011, si occupa prevalentemente di residenze artistiche. Promuove l’incontro tra il sapere artistico e artigiano e il sapere di chi vive il territorio. Negli ultimi anni si è occupata di ridare vita al laboratorio di ceramica del paese, promuovendo residenze con artisti/artiste ceramisti e organizzando workshop e seminari.

tratto da Riviera 24

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